Piano Strategico Comunale
Perché 2013?
L'adozione dello strumento del
Piano Strategico comporta una progettazione di lungo periodo: è necessario che il territorio comprenda cosa vuole diventare e dove vuole arrivare, per poter costruire poi i singoli progetti in modo organico e coordinato.
Ciò non significa realizzare un piano statico e rigido. Si tratta piuttosto di un
processo in continua evoluzione, dove la pianificazione di lungo raggio consente di far muovere singole azioni e obiettivi con la necessaria flessibilità, e quindi di rispondere anche a necessità più contingenti. In questa prospettiva l'anno
2013 è il punto di arrivo, lo stato ideale sul quale ricercare il consenso e in cui riconoscersi. Inoltre il 2013 coincide con la conclusione del periodo di programmazione comunitaria 2007-2013 appena avviato e a cui il piano strategico di Maracalagonis guarda con grande interesse per ragioni soprattutto finanziarie.
Guardare a 7 anni di distanza significa riflettere su cosa si vorrebbe per il proprio territorio senza considerare soltanto gli interessi immediati e particolaristici. Individuare questo stato futuro desiderabile è il primo passo; quelli successivi - ossia i singoli progetti e le singole azioni - dovranno collocarsi correttamente in questa visione più ampia.
Chi partecipa?
L'attività di pianificazione strategica si fonda sulla
partecipazione allargata a tutte le istanze locali, pubbliche e private, e ai singoli cittadini
L'obiettivo di un coinvolgimento il più ampio e qualificato possibile è una diretta conseguenza del nuovo ruolo dei paesi come attori collettivi nella guida e direzione del governo del territorio: esso richiede infatti l'
aggregazione di tutte le forze e le istanze territoriali per poter rispondere in modo rapido, efficiente ed efficace alle nuove necessità.
In questa prospettiva, il Comune non può più essere considerato semplicemente come luogo fisico.
Esso è anche e soprattutto una
comunità collettiva, ricca di saperi e competenze diffusi tra i vari attori: dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni private, dalle associazioni fino ai singoli cittadini.
Promuovendo la
partecipazione attiva di tutta la comunità, il processo di pianificazione strategica intende attivare questa intelligenza diffusa quale elemento fondamentale nella riflessione sul futuro del paese. In questo processo creativo, ciascun soggetto portatore di propri interessi contribuisce a creare una visione di sviluppo della comunità locale e a ridefinirne l'identità.
L'azione sinergica di
tutti gli attori identifica il valore aggiunto del processo. L'individuazione e la realizzazione di progetti in modo coerente ed ordinato favoriscono l'ottimizzazione delle risorse.
Qual è l'obiettivo?
L'obiettivo principale è quello di costruire in modo condiviso il futuro del paese.
A tal fine il metodo della
pianificazione strategica è orientato ad agevolare la comprensione, il dialogo e la ricerca di soluzioni tramite la continua interazione fra gli attori del paese, favorendo e facilitando la creazione di pratiche partecipative strutturate - seminari, tavoli di lavoro, progetti - nella gestione del territorio.
La dimensione partecipativa non è, dunque, soltanto funzionale ad una domanda di democrazia e di trasparenza, ma anche a rafforzare l'aggregazione fra gli attori e con essa la coesione fra le varie istanze.
Quale territorio?
Le reti di relazioni economiche, politiche e sociali che insistono su un paese non sono confinate all'interno dello spazio amministrativo della comunità locale, ma si estendono necessariamente su un'area più ampia. La costruzione di un piano di sviluppo, proiettato su uno spazio temporale di 6 anni, non può prescindere da queste logiche. É proprio in questo senso che Maracalagonis intende promuovere il proprio percorso di pianificazione strategica comunale all'interno di un più ampio processo di pianificazione di area vasta identificata con l’area vasta di Cagliari.